Il ricordo di Gianfranco Scarselli

Ricordo di Gianfranco Scarselli

Ho conosciuto Gianfranco oltre 50 anni fa quando entrambi, giovani medici venticinquenni, ci trovammo insieme nella Scuola di Specializzazione in Ostetricia e Ginecologia di Firenze, diretta nei primi anni dal Prof. Wladimiro Ingiulla e successivamente dal Prof. Franco Gasparri, colui che sarebbe diventato il nostro grande Maestro.

Quelli furono anni molto intensi di preparazione alla professione e anche anni piacevoli quando nelle serate in cui non eravamo di guardia passavamo ore spensierate, in cui Gianfranco manifestava la sua gioiosità, la sua grande voglia di vivere, la sua curiosità.

Due anni dopo la specializzazione vincemmo il concorso per l’ambito posto di Assistente Universitario di ruolo dopodiché Gianfranco iniziò la costruzione della sua importante produzione scientifica che nell’arco di nemmeno dieci anni lo portò a diventare Professore Associato e poco dopo, ad appena 43 anni, Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia. Nello stesso anno purtroppo scomparve il Prof. Gasparri.

La vittoria della Cattedra lo portò prima a Messina e successivamente a Trieste. Fortunatamente dopo cinque anni fu richiamato a Firenze, a Careggi, dove è rimasto fino alla pensione nel 2012; in quegli anni assieme abbiamo lavorato fianco a fianco con dedizione, impegno e passione affinchè il Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia crescesse e si rafforzasse ogni giorno nella qualità dell’assistenza, della ricerca scientifica e della formazione di nuovi medici e specializzati.

La caratteristica fondamentale di Gianfranco Scarselli è stata senza dubbio la sua spiccata curiosità, dote fondamentale di ogni ricercatore. Ogni cosa nuova lo appassionava e su di essa si gettava con grande impegno. Ricordo che talvolta alcune sere era distrutto dalla fatica ma al mattino successivo ripartiva fresco e attivo di nuovo. Fu fra i primissimi che descrissero l’isteroscopia, tecnica endoscopica per la osservazione in diretta della cavità endometriale dell’utero, descriverne l’eventuale patologia con la possibilità di una attività chirurgica endoscopica. Fece la stessa cosa con la Laparoscopia, tecnica ora utilizzatissima non soltanto in ginecologia.

Lo stesso entusiasmo lo metteva in ogni cosa a cui si dedicava come ad esempio quando istituimmo insieme con altri amici la Fondazione Foemina e in particolare quando mi sostituì nella Presidenza della stessa. Le amiche del Direttivo non dimenticheranno il suo impegno nella continua ricerca di progetti destinati al reperimento di fondi per le donne, per la maternità e per i bambini. Non possiamo dimenticare il suo l’amore e dedizione che metteva nel ballo, ballo di tutti i tipi, instancabile nei movimenti e nell’attaccamento alla musica e alla voglia di stare in gruppo!

Infine come non ricordare anche il suo grande amore per Lucia, per le figlie e per le nipoti augurandogli ora di proseguire con grandi balli nel Cielo ispirato nei passi della danza dal bene che gli abbiamo voluto e gli vogliamo.

Mauro Marchionni, 1 marzo 2020